Carta tabacco 09 – Alpi Carniche – Carnia Centrale.
Per escursionisti esperti. Necessario kit da ferrata e frontale.
Dislivello in galleria 110 m. Dislivello totale: 900 m. Tempo previsto: 5.30 ore
Lunghezza: Km 8,5 circa
Ore 6.30, mi dirigo verso piazza Oberdam (3 m sopra al livello del mare). Il meteo non è dei migliori, è previsto pioggia nel pomeriggio, con attendibilità al 60%, vale a dire fare previsioni meteo con una monetina!. Il fatto di vedere altri gruppi di persone che si radunano per evidentemente fare una gita in montagna mi rincuora, forse il meteo ci risparmierà.
Ore 8.22, siamo nel parcheggio del passo Monte Croce Carnico (1360 m), il tempo è nuvoloso, decidiamo di andare lo stesso, alla peggio prenderemo una via di fuga per tornare al passo.
Si parte dal parcheggio e ci dirigiamo verso la palla eolica sul territorio Austriaco. Alla nostra destra abbiamo il Pal Piccolo (1866 m), dove osserviamo due cordate che arrampicano lungo una fessura obliqua, alla nostra sinistra la metà di oggi, Creta di Collinetta (2238 m). In pochi minuti arriviamo ad un cartello con le chiare indicazioni per la Steinberg Weg.
Prendiamo un po’ di quota immergendoci già nelle trincee della prima guerra mondiale, cosparse di grotte artificiali. In circa 1/2 ora siamo all’attacco della ferrata. Ci imbraghiamo e ripartiamo.
Il cavo si presenta bello teso, con tante staffe per superare le difficoltà verticali.
Rapidamente, ci inoltriamo nella galleria, dove la frontale è essenziale. La galleria si sviluppa per 110 m di dislivello, per una lunghezza totale di 183 m. Ogni tanto della luce entra nella galleria tramite una finestra scavata nella roccia. L’intero percorso nella gallerie è molto umido, scivoloso, ma il cavo e le numerose staffe, ci aiutano anche in questo caso.
Ore 9.52 usciamo dalla galleria, ci godiamo la vista sul versante opposto, sul Polinik (2381 m) e il suo laghetto artificiale (Grunsee) e poi salendo ancora un po’ vediamo il Pal Piccolo. Incontriamo numerosi fiori ed anche tante stelle alpine. Altra 1/2 ora, bivio, a sinistra si prosegue per la ferrata senza confini, a destra la Steinberg Weg, da li a poco incontriamo una vipera vicino ai numerosi pino mugo che ci accompagnano lungo il percorso.
Ore 10.40, comincia a schizzare, visto le previsione meteo, rinunciamo alla vetta, torniamo sui nostri passi verso la nostra via di fuga. Comincia a piovere forte, un fulmine cade vicino a noi,
allora ci rifuggiamo nella prima grotta che troviamo, dove aspettiamo che il temporale passa. Questa pausa forzata ci permette di godere di un ottimo Vino Aureo che mi ero portato per festeggiare la vetta 😉
La pioggia cessa, andiamo in giù, ci accorgiamo di essere troppi bassi, tornare in su, troviamo il bivio che ci porterà al passo, in effetti, arrivando dall’alto non si vedono le indicazioni. Una lunga cengia con passamano ci regala una vista sulla valle sottostante.
Ore 12.16, cielo limpido, sembra quasi uno scherzo, ci fermiamo un attimo per ammirare la valle che continuando verso ovest, ci porterebbe al monte Coglians (2780 m) e al rifugio Marinelli (2111 m), mentre procediamo verso est, verso il passo.
Ore 13.46, siamo di nuovo al passo, approfittiamo della sagra locale per brindare e spiluccare patatine di alta quota.
Ringrazio l’ottima compagnia e il fotografo per la gentile concessione.